Il diritto all’ozio – La religione del Capitale

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Paul Lafargue

a cura di Lanfranco Binni

128 pagine

EAN: 9788888861500

Descrizione

Quando Paul Lafargue nel 1880 pubblica Le droit à la paresse. Réfutation du «droit au travail» de 1848, e La religion du Capital, nel 1886, il nascente movimento operaio, tra socialismo, anarchismo e comunismo, ha già dichiarato la sua guerra di classe contro la borghesia: a Lione nel 1831, a Parigi nel 1871. La posta in gioco è l’autonomia della classe operaia dal modo di produzione capitalistico e dal riformismo borghese declinato in tutte le sue varianti repubblicane, liberali, «democratiche». La fondazione dei partiti operai e socialisti negli anni ottanta-novanta dell’Ottocento rilancerà il conflitto su scala internazionale, e sarà questo il terreno delle future vittorie e sconfitte, avanzate e arretramenti, esperimenti.
Di formazione proudhoniana, marxista dagli anni sessanta, organizzatore delle prime formazioni socialiste in Francia e in Spagna, intellettuale militante e polemista, Lafargue riprende e sviluppa la celebre questione sollevata da Étienne de la Boétie nel Discours de la servitude volontaire, nel 1554: come è possibile che i molti subiscano il potere di uno? Questa domanda apparentemente ingenua, che chiamava in causa la complicità dei molti per paura e la cooptazione di pochi nelle oligarchie di potere, diventa nuovamente centrale in Francia quando dal fronte antifeudale della borghesia e del quarto stato emerge in tutta la sua forza il nuovo potere borghese, e il capitalismo industriale diventa il modo di produzione dominante in Europa e, dall’Europa, nel mondo.