Umanesimo e modernità

 15,00

Franco Battistrada proviene dagli studi storiografici sulla Russia prerivoluzionaria e in particolare da quelli sul populismo russo (cfr. «Populismo e bolscevismo», in Aa. Vv., Momenti e problemi dell’Urss, Roma, Editori Riuniti, 1978). Sempre in questo ambito, le sue opere più significative sono Marxismo e populismo, Milano, Jaca Book, 1982 e, in una dimensione più ampia e articolata, Per un umanesimo rivisitato, Milano, Jaca Book, 1999.
Vasta anche la sua produzione saggistica in particolare con le riviste «Critica marxista», «Rinascita», la parigina «Actuel Marx» e «Il Ponte».

Descrizione

Raccolta di articoli apparsi sulla rivista «Il Ponte» nel periodo 2000-2007, Umanesimo e modernità. Ipotesi contro la modernizzazione, di Franco Battistrada si propone come testo unitario nell’intento di coniugare una puntuale ricostruzione storico-culturale dell’umanesimo con una sua rilettura in chiave bio-antropologica ed evolutiva al fine ulteriore di delineare i tratti di una possibile etica contemporanea, umanistica e laica, all’interno di un modo diverso di fare filosofia.
Attraverso un serrato confronto critico con i contributi di Eugenio Garin, Ernesto Grassi, Isaiah Berlin, Battistrada sottolinea come proprio l’umanesimo italiano abbia rappresentato l’opposizione piú radicale all’oggettivismo metafisico greco con la rivendicazione dell’«umile filosofia degli uomini», contro l’aristotelismo e la Scolastica medioevali. Nel pensiero degli umanisti italiani si rivendica, infatti, contro ogni presunta Scienza dell’Essere in sé, il valore degli studia humanitatis come luogo unico in cui l’uomo può riconoscere la verità di sé e delle proprie opere e praticare la virtú civile della convivenza propriamente umana coniugando filosofia e retorica, razionalità e passioni, spirito, anima e corpo in un’unità il cui fondamento è l’uomo stesso.