Con il 2014 «Il Ponte» entra nel settantesimo anno di vita. Per “festeggiare” questa longevità abbiamo voluto dedicare il primo numero dell’annata a Enzo Enriques Agnoletti che è stato senz’altro il maggiore artefice di questa vita lunga della rivista. Per quanto abbia assunto la direzione del «Ponte» quando l’Italia passava dalla poesia della Resistenza alla prosa della quotidianità democristiana, Enzo Enriques Agnoletti per trent’anni non solo ha reinterpretato e attualizzato quei valori di socializzazione e di partecipazione che già Calamandrei aveva delineato, ma, attento agli avvenimenti che si svolgevano fuori d’Italia, ha dato alla rivista una cifra internazionale di grande rilievo. Ha così traghettato con grande dignità la rivista attraverso le acque torbide e insidiose della Guerra fredda e delle molte guerre calde che gli imperialismi americano e sovietico hanno suscitato nella seconda metà del secolo XX.
Se «Il Ponte» è ancora oggi una voce della cultura politica, lo si deve a Enzo Enriques Agnoletti, alla sua sensibilità, alla sua capacità di indignazione, alla sua fede nell’uomo.
Risultati della ricerca per: Enzo Enriques Agnoletti
Il Ponte numero 6-2019
Sommario de Il Ponte numero 6-2019
I. 75 anni: il percorso politico del Ponte
a cura di Lanfranco Binni e Marcello Rossi
Questo speciale
Telegramma di Sergio Mattarella, presidente della Repubblica
Piero Calamandrei progetta Il Ponte
Il Ponte, Il nostro programma
Enzo Collotti, Un’Italia civile che non esiste piú
Marcello Rossi, I liberalsocialisti fiorentini da «La Libertà» a «Il Ponte»
Il Ponte, Dopo dieci anni
Ferruccio Parri, Liberazione incompiuta
Enzo Enriques Agnoletti, Crisi improvvisa o trent’anni di crisi?
Enzo Enriques Agnoletti, Quarant’anni dopo
Roberto Barzanti, Cultura e beni culturali nelle politiche comunitarie
Norberto Bobbio, Cinquant’anni e non bastano
Nicola Badaloni, Vitalità di una rivista
Giuseppe Avolio, Liberi e uguali
Luigi Anderlini, Un vecchio socialista al Lingotto
Alessandro Pizzorusso, Costituzionalismo e Unione europea
Paolo Sylos Labini, L’economia italiana dal secondo dopoguerra: interpretazioni e prospettive
Gaetano Arfè, Perché non possiamo dirci riformisti
Giancarlo Scarpari, Calamandrei e il codice: una storia infinita
Marcello Rossi, La libertà nel socialismo
Marcello Rossi, L’uomo giusto al posto giusto
Lanfranco Binni, L’esperienza della Resistenza
Lanfranco Binni, I cecchini della libertà
Gian Paolo Calchi Novati, Una storia di diritti e di potere
Massimo Jasonni, Giuseppe Dossetti e la «Damnatio memoriae»
Lanfranco Binni e Marcello Rossi, Il Ponte e Aldo Capitini
Lanfranco Binni, Rosso di sera
Massimo Jasonni, Ordine giudiziario e indipendenza della Magistratura nella lezione di Piero Calamandrei
Giancarlo Scarpari, Il trasformismo oggi
II. 75 anni: un’antologia
Il Ponte, Una pace, tre paci
Il Ponte, Fiducia
Gaetano Salvemini, Come eleggere la Costituente?
Il Ponte, Desistenza
Emilio Lussu, Alcuni ricordi su Carlo Rosselli
Giorgio Pasquali, Educazione di un re
Leo Valiani, Sulla genesi della “Terza forza”
Piero Calamandrei, Preludio al 18 aprile
Aldo Capitini, Somiglianze storiche e unità mondiale
Piero Calamandrei, Ragioni di un no
Il Ponte, Pena di morte preventiva
Gaetano Salvemini, Una pagina di storia antica
Piero Calamandrei, Incoscienza costituzionale
Piero Calamandrei, Guardare oltre la Grande Muraglia
Piero Calamandrei, Questa nostra Repubblica
Enzo Enriques Agnoletti, La Russia al bivio
Aldo Capitini, Il socialismo liberato
Ferruccio Parri, Carte in tavola
Umberto Segre, Europa, socialismo e no
Enzo Enriques Agnoletti, Spagna quando?
Walter Binni, Le giornate romane
Umberto Segre, Cecoslovacchia, uno dei segni
Lanfranco Binni, 1905 in Francia: il ruolo degli studenti
Tristano Codignola, Un confronto incivile
Enzo Enriques Agnoletti, Le grandi potenze e la piccola Italia
Enzo Enriques Agnoletti, Il Vietnam chiama ancora
Noam Chomsky, A proposito di Entebbe. Il terrorismo civilizzato
Livia Rokach, Tal El Zaatar e la «Memoria ebraica»
Tristano Codignola, Svolta nella nebbia
Tristano Codignola, Una protesta una proposta
Antonio Santoni Rugiu, Scuola vecchia e concordato nuovo
Henri Lefebvre e Cesare Luporini, Una via per la sinistra
Giacomo Becattini, Quale economia politica per il socialismo? Invito a un dibattito
Enrica Collotti Pischel, Rottura e continuità nella Cina contemporanea
Luigi Anderlini, Il balletto delle sigle
Pietro A. Buttitta, Le Russie e i tanti muri dopo Berlino
Luigi Anderlini, A rischio il disarmo, a rischio l’Onu
Giuseppe Favati, Suicidateli tutti! Primo della lista: Di Pietro Antonio
Mario Monforte, Globalizzazione: la parola agli Stati
Michele Feo, Di un mostro (che non è Scilla) sullo stretto
Michele Achilli, Ripensare il ruolo dell’Europa
Sebastiano Timpanaro, Ma è sinistra la sinistra?
Marcello Rossi, Finalmente il ritorno all’anno “profano”
Giacomo Becattini, Twin Towers: un problema di egemonia culturale
Giampaolo Calchi Novati, Palestina: orgoglio e pregiudizio
Gabriel Kolko, Iraq, Stati Uniti e Nato: un terremoto geopolitico
Mario Monforte, No alla riforma della Costituzione
Ferdinando Imposimato, Il Partito democratico
Marcello Rossi, Nelle secche delle parole vane
Marcello Rossi, Si stava meglio quando si stava peggio
Tiziano Raffaelli, La Grecia sulla graticola. E l’Italia?
Vincenzo Accattatis, Lo Stato nella società capitalistica
Luca Baiada, Fosse Ardeatine, guerra psicologica dal 1944
Bruno Jossa, L’etica, il capitalismo e l’alternativa possibile
Marcello Rossi, L’arbitro
Giancarlo Scarpari, La giustizia nell’età di Berlusconi: i processi e il sistema
Lanfranco Binni, Finale di sistema
Tomaso Montanari, A colpi di maggioranza
Massimo Jasonni, Agonismo costituzionale e agonia della politica
Lanfranco Binni, Maledetto referendum
Mario Pezzella, Crisi del regime democratico-parlamentare
Marcello Rossi, Le inderogabili leggi del mercato
Rino Genovese e Mario Pezzella, Il machiavellismo di Minniti e la banalità del male
Andrea Panaccione, 1917 e dopo: la Russia e l’Occidente
Lanfranco Binni, Transizioni
Luca Michelini, Sulla disfatta del Pd e di LeU
Silvia Calamandrei, Il potere nasce dalla canna del fucile? Tra Resistenza e Costituzione
Livio Pepino, Non fare il Tav fa bene alla democrazia
Piergiovanni Pelfer, Buchi neri in economia
Lanfranco Binni, Avanti a sinistra, dal basso
Il Ponte numero 2-2018
Sommario de Il Ponte numero 2-2018
Marcello Rossi, C’era una volta la sinistra
Giancarlo Scarpari, Vincitori e vinti
Lanfranco Binni, Transizioni
Paolo Bagnoli, Democrazia e principi costituzionali
Luca Michelini, Sulla disfatta del Pd e di Leu
Mario Pezzella, Populismi e oltre
Marco Gatto, Costruire un’identità marxista anticapitalista e popolare
Giorgio Cremaschi, Un atto liberatorio
Mario Monforte, Passo avanti irreversibile, benché impantanato nel sistema
Luca Michelini, Società senza lavoro e metamorfosi del lavoro: a proposito di un post di Beppe Grillo
Enzo Enriques Agnoletti, Vicenda Moro, tragedia italiana
Bruno Jossa, Ancora sul socialismo di mercato
Tullio De Paola e Alessandro Gaudio, Levi, Calvino e la fine eternamente differita dell’età dell’amianto
Massimo Jasonni, Letteratura e politica nel magistero di Walter Binni
Andrea Panaccione, La guerra e gli uomini: il caso di Valdo Zilli, storico e pontiere
Mirko Grasso, L’avversione di Benedetto Croce alle leggi razziali attraverso la cultura umanistica
Sebastiano Taccola, La storia agli occhi del filosofo. Riflessioni critiche a partire dall’opera di Karl Löwith
Lanfranco Binni, Il cranio di Napoleone fanciullo
Antonio Tricomi, Appena fuori. Diario cinematografico
Adriano Russo, L’ultimo sciamano: l’esperimento antropologico di Raz Degan
Andrea Bagni, Blade Runner 2049, di Denis Villeneuve
Valeria Turra, Camus e i suoi personaggi visto da Simone De Beauvoir e Jean-Paul Sartre
Marco Gatto, Dell’umanesimo come sapere laico. Rileggendo Edward W. Said
Luca Lenzini, Nella fossa dei leoni. A proposito di intellettuali e destino
Sergio D’Amaro, L’albero dei rami recisi
Giancarlo Micheli, Orwell e la primavera
Socialismo libertario e dintorni
Dalle elezioni europee del 18 giugno 1989 al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 che ha determinato l’implosione in atto del sistema politico italiano: ottantadue editoriali, articoli e saggi con cui Marcello Rossi, dal 1986 erede di Enzo Enriques Agnoletti alla direzione del «Ponte», è intervenuto puntualmente sulla situazione politica italiana nel contesto europeo e internazionale.
Sono interventi politici, non semplici cronache di quanto sta accadendo, e lo sguardo è sempre rivolto in molte direzioni, nel presente e nel passato, analizzando e confrontando, assumendo la responsabilità di un giudizio critico “partigiano”, tenacemente insistente, dalla parte delle ragioni del socialismo, in una costante rilettura della storia, sulla linea inconfondibile del socialismo di sinistra di matrice liberalsocialista.
Un percorso di analisi puntuali sui vari momenti del dramma italiano, rintracciandone le cause profonde, ricercandone le dinamiche interne: rintracciando nella svolta di Salerno del 1944 l’origine della deriva politicista e compromissoria del Pci, ritrovando nel socialismo di sinistra degli anni trenta-quaranta, eretico e libertario, “liberalsocialista” (il liberalsocialismo di Aldo Capitini e Walter Binni), il laboratorio centrale di tutta una storia da riscrivere, a cui attingere per orientare la progettualità e la prassi a una nuova socialità, a un socialismo a venire (Dalla Prefazione di Lanfranco Binni).
La Libertà
La Libertà, periodico toscano del Partito d’Azione, esce clandestinamente a Firenze con 13 numeri tra l’agosto 1943 e il settembre 1944. Sul titolo si ebbe un’ampia discussione e all’antico «Non mollare», che alcuni volevano riportare in auge, si preferí La Libertà, proposto da Ragghianti, in quanto si voleva mettere in evidenza una fase di attacco contro il nazifascismo, e non di difesa.
Il primo numero, che porta il titolo «Oggi e Domani», con il sottotitolo «Periodico del Partito d’Azione» è datato agosto 1943. Gli altri 12 numeri uscirono con il titolo La Libertà, proseguendo la numerazione col n. 2, che porta la data 27 ottobre 1943.
Per ovvie ragioni di sicurezza, gli articoli non venivano firmati per cui non è sempre stato agevole arrivare a una corretta attribuzione. Al riguardo sono state preziose le notizie del Disegno della Liberazione italiana di Ragghianti, i ricordi e gli appunti di Codignola e la testimonianza diretta di Enzo Enriques Agnoletti.
La Libertà ha come sottotitolo «periodico toscano del Partito d’Azione» ma in realtà è l’organo di quegli azionisti fiorentini che derivavano dal liberalsocialismo. Questa loro peculiarità li differenziò dagli altri azionisti, e in particolare da chi, tra gli azionisti, pensava di orientare il partito verso il ceto medio.