La scienza della guerra, oltre la presunta geopolitica
1. Il saggio di Emiliano Brancaccio, Raffaele Giammetti e Stefano Lucarelli, dal titolo La guerra capitalista (Mimesis 2022),1 ruota intorno alla tesi della centralizzazione del capitale, non in quanto fenomeno più o meno occasionale, transitorio e sostanzialmente casuale, quando non addirittura inesistente, bensì quale vera e propria “legge” di tendenza del capitalismo.
Partendo da questo assunto, che rappresenta il vero e proprio fil rouge del volume, ne vengono quindi sviluppate alcune conseguenze dirette, che vanno dal conflitto fra capitali deboli...
La matrice fascista
La motivazione della sentenza con cui il Tribunale di Roma l’11.07.2022 ha condannato, con rito abbreviato, alcuni manifestanti che il 09.10.2021 avevano assaltato la sede della Cgil, l’avevano invasa e saccheggiata, presenta vari motivi di interesse.
Innanzitutto per la gravità dei fatti accaduti, poi per la singolare gestione dell’ordine pubblico praticata in quella occasione, infine per l’interpretazione che di quei fatti e di quella gestione ha dato il Tribunale di Roma nella sua, peraltro concisa, decisione.
I fatti, innanzitutto, così come descritti...
Partigiani, guerra di Liberazione, Carlo Smuraglia
Gli ideali...
Un mese dopo
Non c’è stata una campagna elettorale: le diverse propagande si sono per lo più concentrate sulla difesa o la critica all’agenda Draghi (qualsiasi cosa ciò volesse significare), e, soprattutto, sulla fedeltà alla Nato, misurata dalla maggiore o minore adesione manifestata all’invio di armi all’Ukraina invasa. Gli altri problemi - la crescita costante della povertà, assoluta e relativa, la recessione in vista, il progressivo esaurirsi del “tesoro” ottenuto dall’Europa dal governo Conte – dopo un rapido accenno, sono stati subito accantonati, non avendo i partiti...
Per farla breve, il Socialismo
Della situazione politica italiana dopo le elezioni del 25 settembre è facile avere una visione distorta se si scambiano per dati reali i trionfi e i gemiti e i sussurri di un sistema politico che ne è uscito a pezzi. L’astensione al 40% ridimensiona e relativizza i dati elettorali: il nuovo governo della coalizione di destra è espressione di un quarto degli elettori ed è stato premiato unicamente dalle regole perverse del sistema elettorale; nella coalizione di destra, alla vigilia dell’incarico a FdI sono...
Non tutti i mali vengono per nuocere
Un volto nuovo: Giorgia Meloni
I sostenitori della destra maggioritaria nel paese avevano visto, nel 2016, una parte del loro elettorato, quello “moderato”, gonfiare la bolla Renzi (voti presto tornati a casa dopo l’effimero exploit del 40%); quindi, dopo pochi anni, avevano registrato come la parte ”radicale” di quello stesso elettorato avesse contribuito all’esplosione del M5S (anche qui, però, la metà dei consensi ottenuti dal Movimento erano rifluiti nella Lega di Salvini dopo appena quattro mesi); una volta sgonfiatasi anche questa bolla, dopo la farsa del Papeete e la...
Il programma economico e sociale di Fratelli d’Italia
America latina, la “nuova onda” progressista e il socialismo bolivariano
Un governo di «alto profilo»
È morto il governo Draghi: ci vuole una sinistra!
Re Draghi è nudo
Dunque, i barbari non si sono del tutto civilizzati. È con queste, rammaricate, parole che l’eterno establishment della Città Eterna commenta in queste ore il colpo di coda di Conte e del Movimento5 Stelle. La scissione telecomandata di Di Maio non è bastata a disinnescare la mina: e il resto l’ha fatto l’intemperanza del Presidente del Consiglio. Non sapevano trovare le parole per dirlo, i grandi giornali genuflessi al doppio soglio chigiano e quirinalizio: ma si è capito che questa volta i due nonni della...