Socialismo

Per farla breve, il Socialismo

Della situazione politica italiana dopo le elezioni del 25 settembre è facile avere una visione distorta se si scambiano per dati reali i trionfi e i gemiti e i sussurri di un sistema politico che ne è uscito a pezzi. L’astensione al 40% ridimensiona e relativizza i dati elettorali: il nuovo governo della coalizione di destra è espressione di un quarto degli elettori ed è stato premiato unicamente dalle regole perverse del sistema elettorale; nella coalizione di destra, alla vigilia dell’incarico a FdI sono...

Non tutti i mali vengono per nuocere

Alcuni giorni prima delle elezioni mi chiedevo: e se vince la destra? Domanda retorica perché, chiunque avesse vinto, avrebbe sempre vinto la destra. Dico questo perché in Italia, ormai da molti decenni, la sinistra non esiste più. È, questa mia, la conclusione amara di un percorso che dalla Bolognina arriva ai giorni nostri. Un percorso che inizialmente è tutto quanto all’interno della storia del Pci i cui dirigenti, pur cambiando più volte il nome al partito (prima Pds, poi Ds e poi ancora Pd), non...
Jimmie Akesson

Un volto nuovo: Giorgia Meloni

I sostenitori della destra maggioritaria nel paese avevano visto, nel 2016, una parte del loro elettorato, quello “moderato”, gonfiare la bolla Renzi (voti presto tornati a casa dopo l’effimero exploit del 40%); quindi, dopo pochi anni, avevano registrato come la parte ”radicale” di quello stesso elettorato avesse contribuito all’esplosione del M5S (anche qui, però, la metà dei consensi ottenuti dal Movimento erano rifluiti nella Lega di Salvini dopo appena quattro mesi); una volta sgonfiatasi anche questa bolla, dopo la farsa del Papeete e la...

Fratelli d'Italia

Il programma economico e sociale di Fratelli d’Italia

Non esiste un’ampia letteratura scientifica sul partito di Fratelli d’Italia. Fino agli inciampi politici della Lega, del resto, FdI sembrava essere un partito privo di alcuna centralità politica. Il governo Draghi, riunendo tutti gli altri partiti (esclusa SI, certo, tuttavia marginale sul piano parlamentare e tradizionalmente succube del Pd), ha fatto il gioco di chi stava all’opposizione. Manca, soprattutto, un’indagine sistematica sulla cultura e sul profilo sociale della classe politica di questo partito. Mi concentro, dunque, solo su alcune fonti di informazione: anzitutto sul programma,...

America latina, la “nuova onda” progressista e il socialismo bolivariano

Una seconda ondata progressista per l’America Latina? E su quali basi, forze, contenuti, nemici e alleati? La vittoria di Gustavo Petro, in Colombia, ha riacceso il dibattito: con qualche riflesso persino nell’isteria bovina che anima il nostro Stivale, avviato al voto anticipato. Nel pollaio politico in cui si beccano galletti e galline, si ripresenta infatti puntuale il presunto spauracchio Venezuela, simbolo di un socialismo come quintessenza di tutti i mali, fallito in ogni sua forma. Che il “socialismo bolivariano” sia stato e sia lo...

Un governo di «alto profilo»

Il governo “Conte 2” , grazie anche ai buoni uffici di Gentiloni e di Sassoli, rispettivamente Commissario e presidente del Parlamento dell’UE, era riuscito a ottenere dall’Europa un finanziamento pari a 209 miliardi di euro, quale rappresentante di uno Stato particolarmente colpito dal Covid; all’epoca la destra di Salvini e Meloni, visti gli atteggiamenti sprezzanti serbati dai due verso la “burocrazia di Bruxelles”, era semplicemente impresentabile in Europa; tuttavia, a finanziamento acquisito, i predetti avevano subito avanzato richieste e pretese, facendosi portavoce di quei settori...
Governo Draghi

È morto il governo Draghi: ci vuole una sinistra!

Come (e, dunque, per responsabilità di chi) siamo arrivati a questo punto? E cosa succederà ora? Sono queste le due domande più ricorrenti all’indomani della caduta del governo di Mario Draghi. La risposta alla prima domanda dipende da quanto è lunga la sequenza che vogliamo considerare. La stampa mainstream italiana, con la solita servile miopia, guarda solo agli ultimi giorni: e dunque la spiegazione della fine del governo del Banchiere viene addebitata al “tradimento” della Destra di Berlusconi e Salvini, cui l’“ingenuità di Conte” avrebbe...
Re Draghi è nudo

Re Draghi è nudo

Dunque, i barbari non si sono del tutto civilizzati. È con queste, rammaricate, parole che l’eterno establishment della Città Eterna commenta in queste ore il colpo di coda di Conte e del Movimento5 Stelle. La scissione telecomandata di Di Maio non è bastata a disinnescare la mina: e il resto l’ha fatto l’intemperanza del Presidente del Consiglio. Non sapevano trovare le parole per dirlo, i grandi giornali genuflessi al doppio soglio chigiano e quirinalizio: ma si è capito che questa volta i due nonni della...

processo di Norimberga

I crimini internazionali e i tribunali militari italiani

È allo studio una normativa italiana sui crimini internazionali, tenendo conto degli obblighi assunti dall’Italia con lo Statuto di Roma istitutivo della Corte penale internazionale. Si pone la questione della giurisdizione: tribunali ordinari o militari? In concomitanza, più in generale, in Italia ci sono nuovi interessamenti al riparto della giurisdizione fra giustizia ordinaria e giustizia militare, un tema aperto da anni. Alcune di queste modifiche riguarderebbero processi su crimini commessi nelle guerre in corso, compresa quella in Ucraina.

Il 22 marzo...

La libertà nel socialismo

Perché una “controstoria” del liberalsocialismo? Al centro del liberalsocialismo degli anni trenta-quaranta del Novecento c’è Aldo Capitini con il suo esempio etico-politico e la sua tenace opera di organizzatore, e al centro della rete di collegamenti che promuove e costruisce a livello nazionale c’è l’area umbro-toscana. È in quest’area che il liberalsocialismo capitiniano, socialista e “omnicratico”, già nella fase di preparazione della Resistenza prende distanza dalle posizioni liberal-democratiche dell’azionismo per sviluppare i propri temi nell’immediato dopoguerra e nei decenni successivi: un percorso...

Gott mit uns

Non c’è tempo per un presente che rifiuta la storia e i suoi processi lunghi, complessi e contraddittori. I poteri senza storia di un capitalismo totalitario che assolutizza l’unico presente di un modo di produzione malthusiano e dei suoi devastanti miracoli finanziari, in un mondiale cortocircuito di imperialismi, guerre economiche e territoriali, stanno producendo il naufragio delle magnifiche sorti e regressive della globalizzazione occidentale. La guerra statunitense alla Russia in territorio europeo, una pragmatica resa dei conti...

Credere, obbedire e …far combattere gli altri

Nella lunga intervista rilasciata a Federico Rampini (Kosovo, gli italiani e la guerra,Milano, Mondadori, 1999), Massimo D’Alema presentava l’intervento della Nato contro la Serbia – 79 giorni di bombardamenti, 23.614 bombe e missili sganciati (tra cui 355 bombe a frammentazione e altre all’uranio impoverito), più di 500 morti e 8.000 feriti tra i civili, con l’ambasciata cinese colpita e la sede della televisione di Belgrado semidistrutta, con 16 morti tra giornalisti e tecnici, ecc. – come un’azione...