Democrazia sotto assedio

di Domenico Suppa

Un dibattito tra Acemoglu e Brancaccio

 

L’economia è stata definita una scienza “ecclesiastica”: dogmatica, conformista, ostile al pensiero critico, il più delle volte ancorata alla difesa del mainstream neoclassico, la dottrina dominante. Questo giudizio vale soprattutto per il presente. Molto più che in altri campi del sapere, da tempo gli eretici dell’economia vengono relegati nei sottoscala del dibattito accademico e le loro idee sono considerate puro veleno per l’azione di politica economica. Alcuni esponenti dell’ortodossia, come Jean...

resilienza

Nascere, resilire, morire?

di Valeria Turra

È diventato difficile, nell’Italia del 2021, attraversare una giornata senza imbattersi più volte nella parola “resilienza”, al punto che ormai in molti si sono cimentati nell’esercizio di tracciarne la storia, oltre che di usarla essi stessi applicata alla propria esperienza, o al contrario di deprecarne l’uso. Spesso uso e rifiuto promanano dalla collocazione politica del parlante, rispettivamente (quanto genericamente) “sinistra” e “destra”, probabilmente perché il primo uso “illustre” del termine in contesto economico rimonta a Obama[1], come ci...

Gaza come Guernica

di Lanfranco Binni

Pulizia etnica, apartheid, guerra ai civili: si chiama genocidio. I crimini di guerra dello Stato ebraico per la liquidazione della “questione palestinese” con l’eliminazione fisica dei palestinesi dalla terra a loro predata attraverso le strategie e le pratiche di un colonialismo di insediamento perseguito giorno per giorno dal 1948 a oggi, con metodo e tenacia, non hanno mai avuto e non hanno nessuna giustificazione. La “soluzione finale” riservata oggi a Gaza e progettata fin dall’assedio del 2007, in un...

De Rita, il 25 aprile e la catinella di Pilato

di Luca Baiada

Non varrebbe la pena, commentare l’intervista di Giuseppe De Rita del 23 aprile su una testata locale, se non fosse stata ripresa da vari organi d’informazione, rimbalzando in rete: una di quelle ghiottonerie che si offrono al pubblico perché vengono dal personaggio, dal nome. Ma i tempi costringono a inseguire queste cose.

I toni sono quelli di chi svela verità attese e imbarazzanti. E questo sì, che è tipico del linguaggio populista. Ma contrariamente a quel che affabula De...

Kesserling

25 aprile 2021

di Piero Calamandrei

Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi.

Non coi sassi affumicati dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio non colla terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità non colla neve inviolata delle montagne che per due inverni ti sfidarono non colla primavera di queste valli che ti videro fuggire.

Ma soltanto col silenzio del torturati più duro...

Amelia Rosselli tra vita e poesia

di Gabriella Palli Baroni

È difficile restare indifferenti leggendo il Ritratto immaginario che Alice Zanotti dedica ad Amelia Rosselli nel suo Tutti gli appuntamenti mancati (Milano, Bompiani, 2021), tanto intenso e partecipe è il racconto dell’autrice. Alice Zanotti ha attraversato e ricreato la vita e la poesia di Amelia, legandosi intimamente con la protagonista di una tragedia familiare che ha segnato la sua esistenza. Era bambina undicenne quando il padre Carlo e lo zio Nello, intellettuali antifascisti, furono...

Je suis Charlie

«Je suis Charlie»

di Alessandro Gaudio

In un bel racconto della giovanissima Eva Luna Mascolino, il protagonista, Jean-René Leroy, vignettista di «Charlie Hebdo» fortunosamente scampato all'attentato terroristico del 7 gennaio 2015, non riuscendo a sopportare la colpa di essere sopravvissuto, si toglie la vita «soffocandosi con un sacco della spazzatura»1. Il suo massimo atto di responsabilità risponde e fa da contraltare alla distratta adesione, soltanto confusamente emotiva, di chi dice Je suis Charlie, espressione ambiziosa e opportunistica, mai seguita da azioni concrete ed...

marwan barghouthi

Il virus atlantico

di Lanfranco Binni

Sul fronte occidentale niente di nuovo. L’uso politico della pandemia sta scatenando gli arcaici armamentari di un atlantismo per tutte le borse: la dichiarata “guerra al virus” (ma non alle sue cause naturali e sociali) sta accelerando processi di tradizionale confronto militare tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud. Le miserabili ragioni finanziarie e speculative della “guerra dei vaccini” sono nobilitate, nelle narrazioni al servizio delle multinazionali farmaceutiche, dalle loro implicazioni geopolitiche: i vaccini del “mondo libero” contro...

Dante

Riscoprire Dante

di Roberto Barzanti

Riscoprire, rileggere Dante oggi non è esperienza da affrontare con faciloneria. In molte delle occasioni programmate a settecento anni dalla morte viene esaltato quasi fosse uno di noi e i suoi scritti son proposti, in primis la Commedia, a guida di una sontuosa catechesi per giorni tormentati. No! Dante è «inattuale» e proprio tentando di misurare il divario che distanzia la sua visione e storicizzando la sua ideologia si coglierà la sua inesauribile permanenza nella letteratura, il fascino e l’autenticità...

Alla fine dei giochi

di Giancarlo Scarpari

L’avvertimento di Renzi di votare con la destra e di mettere in minoranza il governo sulla Relazione di Bonafede sulla Giustizia induceva Conte, che pure aveva avuto la fiducia da entrambe le Camere, a presentare le proprie dimissioni al capo dello Stato; questo col proposito di evitare la discussione su quella Relazione e di ottenere il reincarico per formare un nuovo governo senza più rottamatori, ma col sostegno di una pattuglia di volonterosi, dei “moderati” di centro, di...

Enrico Letta

Il nuovo (?) Pd di Enrico Letta

di Marcello Rossi

Nel Pd è tornato Letta, il secondo salvatore della patria, dopo Draghi. Dopo ben quarantotto ore di ripensamento ha sciolto la riserva, cosa che, dal suo punto di vista, è più che comprensibile: è la rivalsa su quel “stai sereno” di renziana memoria. Dal punto di vista politico è però la conferma che il Pd, che lo ha acclamato all’unanimità (salvo poche e insignificanti opposizioni), poco ha da spartire con la sinistra: è un partito di centro – la...

zingaretti

Il Gorbaciov del Pd

di Marcello Rossi [Nel n. 3 (maggio-giugno) del 2019 su Zingaretti scrivevamo queste brevi note. Di fronte agli avvenimenti odierni ci sembra che non abbiano perso di attualità e pertanto le riproponiamo al lettore].

Non intendo commentare le elezioni ma parlare del Pd, prendendo a spunto un giudizio di commento alle elezioni europee che un amico mi ha inoltrato via e-mail e che suona così: «la destra sfonda, la lista Pd-Pse è l’unico argine all’onda nera. Con un risultato di ripresa, cui abbiamo...